Vita, morte (?) e miracoli del Registro Tumori del Veneto

Il primo settembre 2011, il “Giornale di Vicenza”, in un articolo di F. Pepe, anticipava le linee di intervento del nuovo Segretario Regionale alla Sanità, dr. Mantoan , relative al SER (Sistema Epidemiologico Regionale ) , al Registro Tumori del Veneto (RTV) , collocato nell’Istituto Oncologico Veneto, e agli altri Centri a carattere sanitario finanziati dalla Regione ; lo scopo era di “ accorpare funzioni, tagliare le spese e aumentare l’operatività”. Oltre a una sola regia amministrativa da affidare all’Azienda ULSS 4, si prevedeva il trasferimento del SER a Padova nella stessa sede del RTV e la fusione SER – Registro Tumori che, si leggeva : “… avranno un unico direttore, lo stesso personale , una sola segreteria. …….Medici, statistici, impiegati che lavorano per una struttura lo faranno anche per l’altra”. Era quindi prevista una riduzione del personale che, per il SER , era di “… 11 persone (1 direttore, 4 medici, 5 statistici, 1 amministrativo.”

 

tum-624x258Questo intervento faceva seguito a diversi articoli comparsi nella stampa locale , Corriere della Sera-Veneto e Mattino di Padova, ai primi di agosto, in cui si parlava di “Tumori, registro fantasma “ , “Spesi milioni, fermo il registro tumori” , e così via. La polemica, che riguardava essenzialmente l’ASL di Padova in cui l’attività di registrazione si era interrotta per l’indisponibilità dei dati di anatomia patologica, era stata poi sopita da una lettera del Segretario nazionale dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori che , sottolineato che il RTV era il più grande registro italiano, evidenziava i problemi che tutti i registri avevano per la mancanza di un riconoscimento istituzionale nazionale, avvenuto solo a dicembre 2012 ( L.221 -17.12.2012), che permettesse loro di accedere legalmente alle informazioni sanitarie (Corriere della sera – Veneto 10.08.2010) .

Il primo atto di questo nuovo iter annunciato è la Delibera della Giunta Regionale del Veneto (DGRV) n. 14 del 11.01.2011 che stabilisce l’afferenza al SER di 5 registri di patologia tra cui il RTV, affida la gestione economica finanziaria all’Azienda ULSS 4 “ per le sue specifiche peculiarità di efficienza ed economicità” , assegna al solo Segretario Regionale alla Sanità la nomina dei responsabili dei Centri e quindi dei Registri.

La vicenda si snoda poi attraverso il Piano Socio Sanitario (2012 – 2016), l’approvazione del regolamento per la privacy del Registro Tumori e arriva a conclusione ben tre anni dopo, fine dicembre 2013 con la DGRV n.2530 del 20 dicembre 2013 ( Organizzazione del Sistema Epidemiologico Regionale (SER) e dei Registri di Patologia ad esso afferenti. – L.R. 23/2013 PSSR 2012-2016 art. 2 c. 1; Allegato A. ) . Con questo atto il SER e i Registri di patologia ad esso afferenti vengono istituiti presso l’Azienda ULSS 4 e si approva la Convenzione (allegato A) fra la Regione e l’Azienda ULSS 4 in cui si definiscono funzioni, modello organizzativo e attività del SER e dei suoi Registri e si disciplina la conduzione del Sistema stesso.

I punti fondamentali sono:

  • L’Azienda ULSS 4 è responsabile della gestione, sia amministrativa che economica del SER ed è titolare del trattamento dei dati dei Registri, mentre alla Regione del Veneto è assegnato il ruolo di indirizzo e controllo e le decisioni sul finanziamento del SER
  • i dipendenti sono posti in comando all’Azienda ULSS 4
  • Il Segretario Regionale per la Sanità nomina con proprio decreto il Responsabile

Tecnico del Sistema Epidemiologico Regionale e i Responsabili Tecnici dei Registri di Patologia.

  • Entro il 01 dicembre di ogni anno l’Azienda ULSS 4 deve presentare alla Direzione Regionale Controlli e Governo il “Piano preventivo annuale d’attività e di spesa” per l’anno successivo e la Giunta procede entro il 31 gennaio di ogni esercizio, ad approvare tale Piano e ad assegnarne il relativo finanziamento,

– al RTV, in seguito al Regolamento privacy R.R. 3/2013, viene richiesto di coprire l’intero territorio regionale , raddoppiando quindi la popolazione seguita in precedenza.

In realtà l’istituto del comando riguarderà solamente il personale del SER e RTV e non verrà messo in opera per gli altri registri afferenti al SER.

Un anno dopo, la DGRV 2524 di dicembre 2014, stabilisce le Linee Guida ed istruzioni per l’applicazione del Regolamento sulla privacy del Registro dei Tumori del Veneto – R.R. n. 3/2013 .

Al Punto 1. Scheda di rilevazione casi di neoplasia (art. 6, co. 1, del Regolamento reg. n. 3/2013) si legge:

“1. I Servizi e laboratori di Anatomia Patologica e di Ematologia delle Aziende ULSS, delle Aziende

Ospedaliere, delle strutture private accreditate e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere

Scientifico (IRCCS) devono segnalare al Registro Tumori del Veneto (RTV) (previa informativa

contenuta nell’Allegato B del Regolamento Reg. n. 3/2013, resa ai pazienti interessati ai sensi

dell’articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196) le informazioni sulle diagnosi di neoplasia effettuate ……”

I pazienti quindi ricevono una scheda in cui vengono informati di avere un tumore e firmano il consenso al trattamento dei loro dati sanitari che possono essere trasferiti al RTV. Oltre agli aspetti umani , tutt’altro che secondari , la formulazione di questo testo rivela una grave ignoranza della legge sulla privacy e delle caratteristiche di lavoro di qualunque registro tumori.

Il Codice in materia di tutela dei dati personali (DLvo 196 del 2003) afferma effettivamente che si possono trattare i dati sensibili delle persone, come quelli relativi allo stato di salute, solo con il consenso dell’interessato, che sottoscrive un consenso informato. Tuttavia lo stesso codice prevede situazioni in cui i dati sensibili possono essere trattati senza informativa all’interessato ; tra queste è indicata la situazione che interessa i registri e cioè:

Art. 110. Ricerca medica, biomedica ed epidemiologica prevista da un’espressa disposizione di legge .

Per questo motivo, proprio per operare senza consenso informato, la Regione Veneto nella precedente legislatura aveva istituito attraverso una legge regionale il Registro Tumori del Veneto (L.R. 11/2010).

Nessun registro al mondo opera chiedendo un consenso informato ai pazienti e , non a caso, nessun’altra regione italiana ha mai proposto un simile regolamento, visto poi che a dicembre 2012 la legge nazionale di istituzione dei registri superava quelle regionali.

Sarebbe interessante sapere se i servizi di Anatomia Patologica e di ematologia regionali seguono o no il regolamento regionale : informare il paziente che ha un cancro , fargli firmare e solo se c’è una firma trasmettere i dati al RTV. Tale obbligo parte infatti dal 2015.

Sarebbe interessante anche sapere perché nelle Linee guida quest’obbligo riguardi solo i due servizi citati e non sia stato esteso a tutti i medici come è indicato specificatamente nel Regolamento regionale, proprio all’art.6 co.1:

1. I medici del Servizio sanitario regionale e i medici convenzionati con il predetto servizio, che esercitano la loro attività nel territorio della Regione del Veneto, in base a quanto indicato al punto 4.4.4 del Piano socio sanitario regionale, approvato con legge regionale del Veneto 29 giugno 2012, n. 23 e nel rispetto delle misure di sicurezza specificate nel disciplinare tecnico previsto dall’articolo 9 del presente regolamento, qualora effettuino una diagnosi di neoplasia, devono segnalare con periodicità mensile e modalità informatiche, al referente dell’Azienda ULSS di cui al comma 2, le informazioni di cui alla scheda contenuta nell’Allegato B, facente parte integrante e sostanziale del presente regolamento, previa informativa contenuta nell’Allegato B stesso, resa ai pazienti interessati ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Quello che è certo è che se i dati dal 2015 saranno raccolti in questo modo , il RTV non avrà alcuna possibilità di vedere riconfermato l’accreditamento internazionale che non ammette l’ incompletezza dei dati.

Per quanto riguarda la possibile valutazione dei risultati della ristrutturazione del RTV, le fonti reperibili sono costituite solo dai piani di attività per l’anno 2012 (DGRV 1875/2013) e per l’anno 2013 (DGRV 2359), ma non risultano delibere per gli anni successivi.

Nel sito dell’Associazione Italiana Registri Tumori ( http://www.registri-umori.it/cms/?q=Cartogramma e del RTV ( http://www.registri-tumori.it/cms/?q=RTVeneto ) risulta che i dati di incidenza del Veneto aggiornati al 2007 sono stati pubblicati a giugno 2014 e quelli al 2008 a marzo di quest’anno. Considerando che le prime analisi dei dati fino al 2006 risalgono ad aprile 2011 (https://www.registrotumoriveneto.it/registro/analisi/analisiPerArea.php)

, cioè a più di tre anni prima, è evidente che la “ristrutturazione” ha ottenuto il contrario del guadagno di efficienza che era stato dichiarato come obbiettivo. Questo può comportare il rischio concreto che il RTV non sia in grado di produrre i dati 2008 – 2012 per la prossima pubblicazione IARC e quindi esca dall’accreditamento internazionale. La lentezza non è dovuta ad allargamento della registrazione ad altre ASL , in particolare a quella di Padova . Sulla stampa locale l’interruzione della registrazione dei tumori relativa a Padova era ventilata come dovuta a liti personali tra i responsabili del Registro e dell’Anatomia Patologica e aveva fornito il pretesto per motivare il trasferimento del registro dallo IOV , accusato di scarsa efficienza, all’ASL 4 – SER ( Corriere della Sera 9 , 10 , 11 gennaio 2013 ).

Nella delibera che finanzia l’attività del 2013 ( DGRV 2359 16.12.2013 allegato A) , piano di attività) , si afferma che dovranno essere acquisiti e trattati i referti di Anatomia Patologica di Padova ma si specifica che : “ lo svolgimento dell’intera attività è naturalmente condizionata dall’effettiva acquisizione degli archivi “- La stessa frase è presente per quanto riguarda gli archivi di Anatomia Patologica dell’ASL di Pieve di Soligo , altra area su cui l’attività di registrazione doveva essere allargata.

Nella delibera ora citata, relativa al 2013 , risulta un deciso aumento del finanziamento per il RTV che passa da 460.000,00 euro degli anni precedenti a 576.600,00 euro.

Non è dato conoscere, come già detto, il finanziamento e i piani di lavoro del SER e RTV per il 2014 perché non ci sono delibere né tanto meno, per il 2015. Però , nella DGRV 2718 del 29.12.2014, allegato A pag.23 “Assegnazione provvisoria dei finanziamenti a funzione” sono stati previsti 700.000 euro per RTV e 220.000,00 euro per il Coordinamento Regionale Screening , tolto al registro e affidato allo IOV. In precedenza i costi del Coordinamento (personale, corsi di formazione del personale delle ASL,etc.) erano compresi nel finanziamento complessivo del Registro, cioè nei 460.000,00 € assegnati.

Sempre nell’ambito del taglio di costi e personale, l’organico del SER che era di 11 persone al momento delle trasformazioni amministrative che ne annunciavano la riduzione, risulta oggi di 14 persone ( http://www.ser-veneto.it/index.php?area=1&menu=3 ) : responsabile , 2 amministrativi , 2 medici, 1 infermiere, 8 statistici.

Non male come bilancio complessivo.